Il Ghibellino: la continenza sessuale giovanile è antiigienica?:
Da
sempre il sesso è un problema per tutte le religioni monoteiste, un problema
che non riusciranno mai a risolvere. Per loro la repressione di tutti i
comportamenti normali dell’uomo rientra nei fondamenti del loro malsano credo
religioso.
Vediamo
come hanno sempre cercato di arrampicarsi su ogni specchio pur di giustificare
la loro anomala posizione.
Prendiamo
esempio dall’opuscolo
“
la
continenza sessuale giovanile è antiigienica?
“
il
sottotitolo riporta la dicitura: “risposte dei medici”.
Premessa
dell’ideatore dell’opuscolo:
“
Un’
opinione diffusa dice la continenza sessuale dannosa o pericolosa alla salute
dei giovani e questa opinione non è senza conseguenze pratiche. Domandano alcuni quale
fondamento e valore le riconosca la Medicina.
Per
rispondere in modo oggettivo a questa domanda, raccolgo alcune risposte
ricevute da medici ai quali ho chiesto cosa pensassero dei danni e dei pericoli
della continenza.
Da
queste risposte, per quanto diverse nelle considerazioni particolari, risulta
che nei giovani normali, con tenore di vita razionale, la continenza non è
dannosa ma anzi raccomandabile anche solo dal punto di vista strettamente
naturalistico.
Le
lettere in lingua straniera sono state tra dotte letteralmente.
L’
opuscolo ha carattere privato e non è in commercio.
Camerino,
20 settembre 1935.
“
la prima
risposta riportata:
“
La
questione che Lei mi pone è di quelle Intorno alle quali l’igiene e la morale si fanno guerra.
Sull’ argomento e’ è un comandamento di Dio; io credo che si possa obbedirgli
senza danno fino a quando prevale l’altro comandamento di fondare una famiglia.
E più presto è e meglio è.
Questo
dispensa dal prospettare altre soluzioni.
Occorre
sposarsi giovani, non uscire di gioventù nè esporsi prima del matrimonio, e
questo mette a posto tutto.
Non si
muore di continenza a 25 anni, ma si può morire per non essersi riservati per
la propria donna. La castità fino a questo momento avrebbe il vantaggio di
evitare ogni pericolo di contaminazione da malattie veneree che sono tutte
terribili per le conseguenze, contro le quali la medicina nonè -sempre
vittoriosa.
In
breve, 1’ uomo ha degli organi riproduttori; la saggezza vuole ch’ egli ne usi
in condizioni normali, cioè sposandosi il più presto possibile e dando alla
moglie legittima il maggior numero di figli che la sua salute comporti.
La
mancanza di castità nel celibato ha più inconvenienti che vantaggi e la castità
dà alle persone per bene il desiderio di sposarsi, cosa che è utile alla
società. Quanto ai celibatari per egoismo, se capitan loro degli accidenti
tanto peggio per loro; essi non interessano nessuno, il loro isolamento d’
altronde inasprisce il loro carattere.
Parigi
15 ottobre 1918.
E. PERRIER
Direttore
del Museo Nazionale di Storia Naturale
“