sabato 6 dicembre 2008

Storia dell’affermazione del cristianesimo

Voltaire
Storia dell’affermazione del cristianesimo
A cura di Francesco Capriglione
Bastogi, Foggia, 1993

Molti ritengono che per conoscere Voltaire sia sufficiente sfogliare le voci del suo Dizionario filosofico e che, quindi, basti leggere la voce Cristianesimo, per conoscere le sue critiche. Eppure, egli ha dedicato a questo tema un’opera specifica, che, però, resta tra le sue grandi opere la meno nota, pur meritando di essere attentamente letta e intelletta, perché in essa convergono tematiche filosofiche e storiche unite a pratica di metodo critico e di abilità letteraria, che ne fanno un testo nodale per comprendere l’ambiente storico-culturale del Settecento illuministico e anti-illuministico.
Si tratta, quindi, di opera fondamentale, forse la meno polemica e la più criticamente illuministica di Voltaire, per cui sembra davvero strano che, a ben due secoli dalla sua prima apparizione, quest’opera non sia stata giustamente riscoperta. Quando, infatti, il suo autore muore, nel 1778, l’opera giace in tipografia e mai sarà stampata da sola né in Francia né all’estero. Bisognerà attendere il 1785, perché nel torno XXXV delle Oeuvres (edizione di Kehl) compaia per la prima volta l’Histoire de l’établissement du christianisme, ristampata, poi, nel 1796, nel tomo XXXIV dell’edizione Cramer e nel tomo XXX ( dell’edizione Renouard del terzo decennio del secolo XIX. Da quel momento nessun’altra edizione da nessuna parte. Eppure, è un’opera scritta con estrema fluidità ed accessibilità, che costringe, tuttavia, ad interrogativi radicali sulle origini contraddittorie della religione, della bibbia e del cristianesimo.
Dalla quarta di copertina

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