giovedì 11 dicembre 2008

Abishag

Abishag
La funzione avuta dalla ragazza di questo nome è così descritta nell’Antico Testamento:
«Il re David era vecchio, molto in là con gli anni; lo si ricopriva di abiti senza riuscire a riscaldarlo. I suoi servitori dissero: ‘Che si ricerchi per il re una ragazza vergine; che stia vicino al re e lo serva come ancella; che dorma nel suo grembo, e il re si riscalderà ‘ » (I Re I 1-2). In un passaggio successivo si precisa che la ragazza di nome Abishag era « bella » (I Re I 3) e più sotto che il re non la conobbe, in senso biblico, s’intende (I Re I 4).
La letteratura rabbinica attesta diversi tentativi simili a questo di trasmettere energia vitale a un vecchio con la vicinanza fisica di una persona giovane.
(…)
Da AA.VV. Nuovo dizionario di sessuologia, Longanesi, Milano, 1969
Pag. 1

disegno:
Anonimo, Abishag (incisione; sedicesimo secolo). Bibliotheque Nationale, Gabinetto delle stampe, Parigi)

1 commento:

Archimede mancato Pitagorico ha detto...

Ciò che sorge oggi, dalla materia prima del mio cervello, che attraversando le vie, anche più piccole dell'epitelio dell'epidermide umana, mettono in moto il proprio pensiero e cioè: è nato prima l'uovo o la gallina?.... è nato prima l'uomo o la spazzatura?, è nato prima il cervello o il pensiero?, è nato prima il sottoscritto o un insetto?, è nato prima il bianco o il nero?, è nata prima la bugia o la verità?, in quest'ultimo caso, se una persona dice una bugia, significa che alla base ha una verità vera da nascondere; ma se dice la verità, significa che ha una bugia vera da nascondere, ma tuttavia chi è nata prima?, come vedete basta poco per stravolgere un pensiero umano. se una persona mi dice "io sono cattolico", io potrei benissimo rispondergli "io non sono cattolico, ma sono la vita", come noterete i due aspetti sono completamente diversi, perchè nel primo caso, il soggetto si è lasciato influenzare dai canoni letterari della chiesa, nel secondo caso il soggetto non si è lasciato influenzare da nessun contesto e pertanto come persona umana vivente che sente scorrere dentro di se la vita, dice e lo ripeto: "io sono la vita" e credo nella vita e non mi interessa niente oltre la vita stessa, che genera giorno dopo giorno altra vita, altro sole, altra luna, altri alberi, altri fiori, altri animali, altri umani, altro calore, altro profumo e non credo in chi pensa di inculcarmi una vita inesistente, è cioè l'inferno o il paradiso, che lo si trova solo nei libri di favole ma non nel libro della vita, quella vera.